Il Canavese e in particolare il comune di San Maurizio sono territori ricchi di storia e tradizioni antichissime che risalgono al Medioevo.
Antico e nobile paese, la cui prima traccia nei documenti ufficiali risale al 1100 quando si legge “vicus de Sancto Mauritio“, poiché al Condottiero della Legione Tebea era dedicata la Cappella del Castello.
Alla fine del 1200 il paese era molto più esteso dell’attuale e andava dalla Stura alla Vauda di San Francesco. Faceva parte della Castellania di Ciriè in possesso del Marchese del Monferrato, poi passò definitivamente ai Savoia.
Una anno molto importante per la storia del canavese è stato il 1335, in cui la Marchesa Margherita di Savoia concesse gli Statuti e concesse alla Comunità il terreno necessario per la fondazione del nuovo abitato. L’antico borgo era munito di fortificazioni e difese, in grado di proteggere gli abitanti dalle frequenti incursioni.
Ma era troppo angusto e non riusciva più a contenere tutte le attività che i laboriosi abitanti intendevano intraprendere. Sul nuovo terreno furono scavati dei canali (le bealere) che convogliavano l’acqua e fornivano energia ai molini dei battitoi della carta, alle concerie, ai fabbri.
Il nuovo centro inglobò il primitivo nucleo e venne edificata una nuova chiesa, l’attuale parrocchia di San Maurizio Martire.
Nel 1600 si impiantarono i grandi cascinali, dove fu possibile praticare metodi più razionali nelle coltivazioni e nell’allevamento del bestiame, sfruttando le vaste estensioni dei terreni e la buona possibilità di irrigazione.
Nello stesso tempo c’era la coltivazione e la lavorazione della canapa e la bachicoltura, dalla quale si ricavava la seta. Intanto la disponibilità di forza idraulica favoriva l’impianto di piccole officine.
Nel 1700 ebbe un grande sviluppo l’industria della seta e i suoi filatoi. Sfruttando le vaste proprietà, nobili e banchieri si dedicarono a questa attività, piantando gelsi e allevando i bachi da seta.
Dell’opulenza di quei tempi vi sono numerose testimonianze, tra le quali eccellono il Palazzo del Comune e Villa Viarana, situata di fianco al complesso Remmert, con un bel parco secolare.
Nel 1800 si sviluppò la lavorazione del cotone, con parecchie aziende tra cui la Remmert, che soppiantarono la lavorazione della seta.
Dal 1869 entrò in funzione la ferrovia Ciriè-Lanzo che favorì molto gli spostamenti specialmente verso Torino, una svolta nella storia del canavese.
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